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domenica 6 novembre 2011

Bambino per sempre

Porgi le tue mani,
così piccole, così fragili,
tenere mani che non cresceranno mai,
le allunghi come per dire qualcosa,
perché le tue labbra rosee
non possono pronunciar parola,
i tuoi dolci occhi castani,
fissano immobili il vuoto,
incapaci di vedere
i tuoi sogni avverarsi;
le tue gambe troppo gracili
per reggerti in piedi.
Pieno di speranza
Come chi ti ha messo al mondo
Te ne stai in un letto d’ospedale.
Dove sarai adesso?
E come stai?
Le tue piccole mani accarezzano ancora?
I tuoi occhi parlano ancora?
Dimmi di te, dolce fanciullo,
bambino per sempre..

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