Seguimi anche su PoesieRacconti

domenica 6 novembre 2011

Innamorarsi del buio

Accadde tutto troppo in fretta, neanche il tempo di rendersene conto e l’auto l’aveva travolta.. poi il buio totale l’aveva accompagnata fin lì, lasciandola inerme in un letto d’ospedale..
“Come sta mia figlia? Dov’è? Lasciatemela vedere!”
“Adesso non è possibile signora.. Clara ha perso molto sangue.. è in coma e visto il suo quadro clinico, temiamo che possa perdere la vista.. per adesso, non possiamo dirle altro..”
“Si sveglierà e vedrà solo buio intorno a lei?” La sua voce era quasi un sussurro..
“Probabilmente si.. per il momento preferiamo non escludere nulla.. onde evitare illusioni..”
“Capisco..” Rispose, ormai prossima alle lacrime.
“E Kevin come sta?”
“Purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare.”
“Si amavano molto.. non vedevano l’ora di sposarsi.. io lo adoravo. Sarà dura dover riferire questa terribile notizia a Clara. Ha già perso suo padre qualche hanno fa..”
“Mi dispiace signora, abbiamo fatto il possibile, ma le sue condizioni erano gravissime.. è già un miracolo che abbia resistito fino all’arrivo in ospedale e non sia morto sul colpo. Ad ogni modo, se non se la sente di parlarle da sola, può sempre chiedere aiuto ai nostri psicologi.”
“Ci penserò, grazie.”
“Dovere signora.”
 “Clara.. piccola mia, ho così tante cose da dirti, ho bisogno che ti svegli al più presto.. ho portato con me il tuo libro..”
Ogni giorno le leggeva un capitolo sperando nel suo risveglio..

I giorni passavano senza portare nessuna novità.. il cuore di Lucia si rattristava ogni giorno di più.. perdendo a poco a poco le speranze..
“Mamma..”
“Piccola mia! Come ti senti?”
“Stanca.. che è successo?” Si sforzò di aprire gli occhi ma le sembrava un’impresa impossibile.
“Hai avuto un incidente in macchina..”
“E’ tutto buio qui..”
“ Piccola.. vado a chiamare un dottore..”

“Dottore! Clara si è svegliata!”
“Arrivo subito.”

“Buongiorno cara. Come ti senti?”
“Sono stanca e non vedo nulla..”
Cercò un segno di assenso da parte di Lucia e continuò.. “E’ normale.. l’impatto è stato violento e purtroppo non abbiamo potuto far nulla per la tua vista..”
“Come sarebbe a dire? Sono diventata cieca?”
“Si.. però potrai condurre una vita quasi normale..”
“Io non voglio una vita ‘quasi’ normale! Io rivoglio la mia vita! Dov’è il mio Kevin? Come sta?”
“Lui purtroppo non ce l’ha fatta..”
“No! Portatemi da lui!”
“Non è possibile adesso.. hai bisogno di riposarti..”
“Non è vero!”
“Clara.. ascolta il dottore.. non puoi lasciare questa stanza..”
“Lasciatemi sola!” Lo urlò con tutto il dolore e la rabbia che aveva dentro bagnando il suo cuscino di calde lacrime..
“Per qualsiasi cosa chiamatemi..”
“La ringrazio dottore.”
“Di nulla signora.”

Fuori dalla camera dell’ospedale, stringeva tra le mani il cellulare, indecisa sul da farsi. Aveva trovato quel numero di telefono scritto all’interno del libro, accompagnato da un indirizzo e un nome che non conosceva..
“Pronto?”
“Salve, sono la signora Lucia, volevo ringraziarla per il regalo che ha fatto a mia figlia.. ascoltare quelle bellissime parole, l’ha aiutata a risvegliarsi..”
“Sono felice per questo.. riesce ad immaginare chi sono?”
“No, la chiamo anche per questo..”
“Sono l’autore del libro, mi chiamo Bryan e.. ho bisogno di sfogarmi.. con lei.”
“Con me?”
“Si.. Possiamo vederci adesso nel bar della piazzetta centrale?”
“Credo di si..”
“L’aspetto lì.”
“Ok..”
Il suo tono sembrava sincero..

Col passare dei giorni Lucia non smetteva di pensare alle parole di Bryan. Clara era tornata a casa e tutto gli sembrava diverso.. rischiava d’inciampare ad ogni passo pur mettendocela tutta per imparare a vivere in quella nuova situazione.
“Clara.. rispondi tu?”
“Si..”
“Pronto?”
“Ciao Clara.. sono Bryan.”
“Salve.. ci conosciamo?”
“Non esattamente.. conosco tua madre.. ti va di bere qualcosa insieme questa sera?”
“Non saprei..”
“Chiedi pure a lei.. per me non ci sono problemi..”
“Mamma..”
“Vai tranquilla.”
“Non capisco..”
“Puoi andare.”
“Ha detto di si..”
“Bene.. e tu? Cosa mi rispondi?”
“..Si..”
“Tranquilla, so cosa stai pensando.. ti aiuterò io.. ti accompagnerò passo a passo.. non preoccuparti.”
“E’ gentile da parte tua.”
“Passo a prenderti alle otto?”
“Perfetto.”

“Ho avuto molto modo di conoscerlo.. e mi è sembrato un bravo ragazzo.. stai tranquilla. Andiamo a scegliere qualcosa da metterti?”
“Volentieri.”
Fu la sera più bella della sua vita, Bryan era andato a prenderla fino a casa,  portando con sé una scatola foderata.
“Questo è per te.”
“Grazie. Che cos’è?”
“Sono sicuro che capirai..” L’aiutò ad aprire la scatola..
“Ma è morbidissimo!”
“Spero ti piaccia.. l’ho fatto addestrare.. così ti starà sempre vicino e ti aiuterà quando avrai bisogno..”
“Oh  Bryan! Sei stato carino a regalarmi un cucciolo..”
“Grazie Bryan così quando tornerò a lavoro, saprò che ci sarà lui accanto a lei.”
“Esatto signora.. mi sembrava il regalo più adatto.. e meno banale. Spero ti piaccia Clara.”
“E’ stupendo. Posso chiamarlo Willy?”
“Certo.. ormai è tuo.”
“Grazie di cuore.”
Quel semplice incontro bastò per far scoccare tra loro la scintilla, il loro amore cresceva ogni giorno di più.. il passato però.. non muore mai..
“Amore, ho bisogno di parlarti..”
“Non è il momento adesso..”
“Invece si.. devi sapere la verità.”
“Ti ascolto.”
“E’ tutta colpa mia.. Sono stato io a venirvi addosso quella notte.. ho avuto un colpo di sonno.. non volevo.. ho aspettato l’arrivo dei soccorsi e ho deciso di sparire dalle vostre vite.. ero un incosciente spaventato.  Sono pronto a rimediare, voglio prendermi cura di te. Sai, vi ho scritto e inviato quel libro appena ho saputo come stavi, nella speranza che ti risvegliassi e chiedessi di me.”
“Non ti conoscevo neanche, non potevo chiedere di te.”
“Ti prego, ascoltami.. non dormo più la notte.. ho pagato per le mie colpe e non basta a ripulirmi la coscienza.. ci sto male.. non riesco a togliermi dalla testa quella scena..”
Le parole le morirono in gola. “Potevo aspettarmi tutto.. non questo. Sparisci!”
“Clara..”
“Non ti voglio più tra i piedi!”
“Dammi ancora un attimo.. lasciami finire. Ero tornato per dirti la verità, ma davanti alla tua bellezza, tutte le parole che avevo scelto con cura, sono improvvisamente sparite nel nulla. Ti amo Clara, dal primo giorno che ti ho vista, solo che non me ne rendevo ancora conto..”
“Hai tolto la vita al mio ragazzo e ti sei portato via una parte di me.. cosa aspettavi per dirmi la verità?”
“Era tutto complicato..”
“Nella vita non contano solo le cose semplici..”
“Hai ragione, ti prego di perdonarmi, se puoi. Ti amo davvero amore mio.”
“Dimostramelo.”
“Promesso, l’ho fatto e lo farò per tutta la vita.”
“Vedremo.”
In un modo o nell’altro, avrebbe escogitato un modo per trovare di nuovo la chiave del suo cuore..

Due persone che si amano  sono destinate a stare insieme.. qualunque cosa accada. Quella distanza forzata li aveva portati a riflettere sul loro rapporto perché il vero amore non si può cancellare.. neanche dopo tanto tempo..
Bryan bussò alla sua porta una calda sera d’estate col cuore tra le mani tremanti..
“Ci ho provato Clara.. non riesco a starti lontano..”
“Vieni qui.. fatti abbracciare.. mi manca il tuo calore..”
“Sono qui amore mio.. non voglio perderti..”
“Questi mesi mi sono sembrati interminabili.. credevo di non farcela questa volta.”
“Mi sembrava d’impazzire.. Sai, stanotte ho sognato Kevin, lo vedevo seduto su questo divano.. mi ha sorriso.. e mi ha solo detto ‘approvo’.. mi sono svegliata cercandoti nel letto vuoto accanto a me.. e realizzare che non c’eri è stato terribile.. non lasciarmi mai più..”
“Amore mio.. ho voluto dirti la verità perché voglio dividere con te la mia vita.. non avevo intenzione di andare via se non mi avessi cacciato..”
“Perdonami amore.. Ti amo.”
“Non posso non perdonarti..”
“Sono pronta..”
“Per cosa?”
“Ricordi? Mi avevi chiesto di fare l’amore sotto le stelle in spiaggia.. sono pronta adesso..”

Quella notte stellata fu la cornice del loro nuovo inizio, sdraiati sulla spiaggia umida a lasciarsi accarezzare da una calda brezza primaverile..
“Ti amo.”
“Anche io ti amo cuore mio..”

Nessun commento:

Posta un commento